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Schegge: Una sfrenata fantasia e la voglia di rivitalizzare la tradizione locale in un’inedita e talvolta audace chiave interpretativa che guarda innanzitutto all’incontro tra le genti, rappresentano l’arma segreta dei siciliani Malanova. Il loro Non iàbbu e non maravìgghia (Radici Music Records RMR-125) esplode come un vulcano e poi scivola verso la platea incantata come una colata incandescente. A evitare scottature un’ottima sezione ritmica, abile nell’incanalare l’esuberanza dell’ensemble, e due solisti d’eccezione come Saba (alla voce) e Pietro Mendolia (alle chitarre). Il dialetto un affare per pochi? Da oggi non più, grazie ai Malanova.
di Matteo Ceschi

pubblicata su Musica & Dischi: n.724 - 2008/12] pp. 60