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walter
piconese
walterpiconese@alice.it

Walter Piconese (affettuosamente detto Piwal) è legato al nostro gruppo per moltissimi motivi.
Assieme abbiamo partecipato alle manifestazioni di beneficenza di “Quannu ti chiamu veni”, alla grande festa di “U Quatteri” e ad altre cose ancora, accomunati dalla sconfinata passione per l’arte e dall’amicizia fraterna.

Ma il motivo per il quale Walter resterà sempre nei nostri cuori è legato alla copertina del nostro primo demo “Cazzulatùmmula”, per il quale ci ha regalato l’immagine di uno dei suoi più bei dipinti: “lipari – via roma”.


“lipari – via roma” olio su cartoncino 20x40

Qui sotto riportiamo un breve cenno biografico di Walter, alcune immagini delle sue meravigliose tele ed una recensione di Giuseppe Anania.

Walter Piconese è nato a Maglie in provincia di Lecce il 4.12.1964. Fino all'età di 18 anni ha vissuto ad Otranto, ove ha Iniziato a dipingere. Dal 1987 vive in Sicilia e dai 1998 risiede a Milazzo. Ha preso parte a numerose collettive e personali di pittura sia in Sicilia che nella propria regione d'origine.
Tel. 335 / 7298487


“casa di alicudi” olio su tela 30x40

“ciliegie” olio su tela 50x60

“cachi” olio su tela 40x50


WALTER PICONESE: ATMOSFERE A MISURA D'UOMO

Walter Piconese. Chi è? E' un artista autodidatta che, nella società odierna aggredita dalla depressione, dall'inquinamento acustico, dallo stress e dalla conquista ad ogni costo di mete spesso assurde, propone al fruitore delle sue tele un viaggio attraverso paesaggi e piccoli borghi antichi dove II silenzio è terapia dello spirito. Le abitazioni antiche e moderne, a gruppi o Isolate, le barche o altro si stagliano nitide nella luce dalle varie tonalità e sorgono in oasi di quiete dove ogni oggetto, ogni pietra, ogni mattone, ogni pianta sono elementi carichi di fascino magnetico e nel contempo liberatorio. Le viuzze dì tali abitazioni, per lo più, non sono animate da presenze dì figure umane, di animali né di altro. Ogni porto, ogni finestra sono, in genere, ermeticamente chiuse a vigile custodia delle Intimità domestiche. Sono case abitate o disabitate? Sono case in attesa di qualcuno o di qualcosa? Il Nostro, nell'alto di metterle sulle tele, probabilmente non si sarà posta alcuna di queste domande. Le ha dipinte come le vediamo: dignitose e serene, semplici e riservate. Sembrano difendere voci segrete, bisbigli Impercettibili che solo l'attento fruitore può cogliere in termini di affetti e di valori propri degli uomini che vivono a contatto con il mare.

L'armonia geometrica dei dipinti, la gradevole mistura cromatica, il gioco delle luci, delle ombre e delle penombre nonché la dovizia e lo cura del particolari evidenziano un buon retroterra tecnico dell'Autore. Infine, colpiscono particolarmente le nature morte. Il Nostro, Infatti, "ferma" sulle tele con forza realistica frutti e fiori ora inondandoli di vivida luce, ora staccandoli da un fondo di buio. Anche il drappo di velluto, lo tovaglia ricamata, II calice di vetro, il cesto di vimini esaltano l'abilità descrittiva di Piconese il quale non lascia nulla all'approssimazione. Egli, Infatti, osserva il reale, lo filtra con le sue emozioni, sensazioni, stupore e lo ritrae con precisione certosina e con cromatismi tali da ottenere degli effetti che fanno ben sperare.

                                                                                                       GIUSEPPE ANANIA


“melograni” olio su tela

“lipari - marina corta” acrilico su tela

“panarea, scorcio del porticciolo”
acrilico su tela 40x50


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